Il Perpetuo Wine Fest è stato pensato per rimettere al centro della scena vitivinicola i vini a carattere ossidativo, di cui la Sicilia vanta una storia importante grazie al vino Marsala.
La prima edizione, ideata da AIS Trapani e patrocinata da AIS Sicilia, si è svolta nella Città di Marsala, città che per storia e know-how secolare su questi particolari vini possiamo definire patria internazionale dei vini a carattere ossidativo, il 18 e il 19 ottobre 2022 e ha visto partecipare molti protagonisti del mondo del vino e della gastronomia locale e nazionale: produttori, sommelier, giornalisti e appassionati.
L’obiettivo del Perpetuo Wine Fest è quello di creare sinergie tra i diversi attori al fine di promuovere in tutta la provincia di Trapani una nuova cultura che rimetta al centro i prodotti della tradizione trapanese; tra questi il Perpetuo, ovvero quel particolare vino che appartiene da sempre ai marsalesi, e più in generali a tutti i cittadini della provincia, ancora prima dell’avvento degli inglesi e della produzione del vino Marsala.
Una frontiera del vino per tanto tempo relegata a vini da meditazione e che oggi trova spazio con proposte nuove e vincenti.
L’ossidazione, ovvero questa particolare reazione chimica che ha la capacità di alterare le caratteristiche dei vini creando spesso un difetto, qui diventa fase fondamentale del processo produttivo, donando ai cosiddetti vini a carattere ossidativo quelle particolari caratteristiche che li rendono inimitabili.
Il Marsala, il Vin Jaune, il Madeira, lo Sherry sono solo alcuni esempi dei migliori vini a carattere ossidativo prodotti al mondo. Grazie a questa particolare tecnica di produzione, oggi sempre più riscoperta da tanti produttori, si riesce ad apprezzare vini intriganti e a raggiungere frontiere aromatiche sempre più interessanti.
Il nome dell’evento riprende quel particolare vino che si produceva a Marsala prima del vino Marsala. Oggi conosciamo il vino Marsala così per come lo hanno voluto gli inglesi che, arrivati in Sicilia nella metà del ‘700 per cercare un vino da vendere al mondo, hanno trovato il Perpetuo, ovvero quel vino che si produceva nel trapanese già da diversi secoli.
A questo vino gli inglesi hanno aggiunto l’alcol, lo hanno quindi fortificato per riuscire a trasportarlo senza rovinarlo. Così nasce il vino Marsala.
Il Perpetuo per anni è stato prodotto solo dalle famiglie e dalle cantine sociali che si limitavano a venderlo sfuso, fin quando, agli inizi degli anni ‘70 del secolo scorso, un produttore visionario lo riporto in auge producendo un vino che ancora oggi svetta tra le migliori classifiche di vini al mondo. Il vino prodotto è il Vecchio Samperi; il produttore illuminato fu Marco De Bartoli.
Oggi il Perpetuo e i vini a carattere ossidativo sono prodotti da diverse aziende, molte di queste giovani e con una bella proiezione al futuro.
Il Perpetuo, noto nel territorio anche come l’ambrato, l’alto grado o il vino vecchio, è un vino che si rinnova per sempre, perpetuamente. Ogni anno i produttori di vino Perpetuo lasciano una quantità di questo vino in una singola botte dove affina per poi addizionarlo l’anno successivo con il vino nuovo. Così ogni anno il vino prodotto porta in sé un po’ del vino dell’anno precedente, rinnovandosi di anno in anno, all’infinito. Una magia del vino che si era un po’ persa nei primi del ‘900 e che è stata ripresa nella seconda metà del secolo scorso da Marco De Bartoli, enologo e produttore di vini marsalese, visionario e lungimirante nelle sue scelte.
Ma il Perpetuo è anche un vino dal valore storico e culturale non indifferente. Basta pensare che le famiglie che lo producevano custodivano gelosamente le botti e venivano trasferite come dote alle figlie che prendevano marito.
È stato definito in tanti modi: il vino senza tempo; il Marsala oltre il Marsala; il Pre British. Ma aldilà di ciò, oggi possiamo dire che il Perpetuo e i vini a carattere ossidativo trovano sempre più appassionati che lo apprezzano.
I vini a carattere ossidativo ritornano ad avere un grande appeal sul pubblico e su nicchie di intenditori. Negli ultimi anni stiamo assistendo, nel trapanese e non solo, ad un’importante incremento della produzione di vini con queste caratteristiche e, cosa più interessante, notiamo che questo fenomeno appartiene soprattutto alle giovani realtà produttive. Dimostrazione che c’è una sensibilità che muove gli animi verso queste produzioni e che c’è un reale interesse per un vino per certi versi “nuovo” ma che in realtà appartiene da sempre al territorio trapanese. Questo interesse è mostrato anche da pubblico che si avvicina a questi vini con sempre maggiore interesse e curiosità.
Sappiamo bene che il vino, secondo quelli che sono i principi della sommellerie e dell’Associazione Italiana Sommelier, trova la sua massima espressione quando abbinato al cibo. Ecco perché scopo dell’evento è anche quello di valorizzare il pesce povero e le produzioni agroalimentari del territorio portandolo dalle tavole delle famiglie ai ristoranti gourmet e abbinandolo al Perpetuo ed ai vini che più vi assomigliano per tipologia.